Springe zum Inhalt

Events 2017-2018 of the Department of Italian

Source: http://italian.columbia.edu/colloquia-and-seminars/italian-and-mediterranean-colloquium/events-2017-2018

PDF: THE_ITALIAN_AND_MEDITERRANEAN_COLLOQUIUM [PDF]

Fall 2017

SEPTEMBER 28, THURSDAY, 6 pm, Schapiro Center for Engineering & Physical Science Research, Room 415

Simone Brioni (Stony Brook University)

What is a 'Minor' Literature? Somali Italian Literature and Beyond

Respondent: Madeleine Dobie (Columbia University)

Moderator: Pier Mattia Tommasino (Columbia University)

...weiterlesen "THE ITALIAN AND MEDITERRANEAN COLLOQUIUM of the Columbia University in the City of New York"

Editore: Rizzoli
Collana: Scala italiani
Anno edizione: 2017
Pagine: 527 p., Rilegato

Roma, agosto 2010. In un vecchio palazzo senza ascensore, Ilaria sale con fatica i sei piani che la separano dal suo appartamento. Vorrebbe solo chiudersi in casa, dimenticare il traffico e l’afa, ma ad attenderla in cima trova una sorpresa: un ragazzo con la pelle nera e le gambe lunghe, che le mostra un passaporto. «Mi chiamo Shimeta Ietmgeta Attilaprofeti» le dice, «e tu sei mia zia.» All’inizio Ilaria pensa che sia uno scherzo. Di Attila Profeti lei ne conosce solo uno: è il soprannome di suo padre Attilio, un uomo che di segreti ne ha avuti sempre tanti, e che ora è troppo vecchio per rivelarli. Shimeta dice di essere il nipote di Attilio e della donna con cui è stato durante l’occupazione italiana in Etiopia. E se fosse la verità? È così che Ilaria comincia a dubitare: quante cose, di suo padre, deve ancora scoprire? Le risposte che cerca sono nel passato di tutti noi: di un’Italia che rimuove i ricordi per non affrontarli, che sopravvive sempre senza turbarsi mai, un Paese alla deriva diventato, suo malgrado, il centro dell’Europa delle grandi migrazioni. Con Sangue giusto Francesca Melandri si conferma un’autrice di rara forza e sensibilità. Il suo sguardo, attento e profondissimo, attraversa il Novecento e le sue contraddizioni per raccontare il cuore della nostra identità.

https://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/300/586/9788825505863.jpgIl volume consiste in una raccolta di saggi che analizzano la letteratura italiana del "secolo breve" attraverso l'approfondimento di autori considerati "minori" o di opere meno studiate di scrittori ormai integrati nel canone contemporaneo. Al secondo gruppo appartengono gli scritti africani di Dino Buzzati, il romanzo "Suo marito" di Pirandello, la produzione in versi di Elsa Morante, le esperienze dell'ultimo Marinetti, l'attività di traduttore di Sandro Penna. Al primo gruppo lo scrittore Arnaldo Cipolla, l'opera narrativa di Fausto Maria Martini, e in parte anche "Mani vuote" di Saverio Strati, testo spesso travisato dalla critica. L'idea è di riflettere sulla costituzione di un canone letterario e sulle motivazioni della presenza o meno di questi testi all'interno del Novecento letterario italiano.

https://www.libreriauniversitaria.it/marginalia-autori-opere-margini-novecento/libro/9788825505863

L’età delle parole è un non detto delle nostre letterature. Nella poesia, rigonfiano le loro cellule avvizzite. Le parole si nutrono di altre parole. Nel Museo delle relazioni interrotte (LietoColle), la raccolta di Mia Lecomte, ogni poesia è figlia di una suggestione, il gioco delle relazioni si snoda tra luoghi e cifrari. Sconfinando, calpestando i solchi di altri passaggi. Modera l’incontro Isabella Camera d’Afflitto.

  • Archivio storico comunale, Palermo
  • 05.10.2017 17h

Le ininterrotte relazioni della parola

Autore: Adrián N. BraviLa gelosia delle lingue
Anno: 2017
Pagine: 182
ISBN: 978-88-6056-513-6

Note sul testo
Che cosa accade in un autore quando decide di abbandonare la sua lingua per scrivere in una diversa dalla propria? Che cosa si perde in questo passaggio e che cosa si acquista? E poi, perché si lascia una lingua per adottarne un’altra? Sono alcune delle  domande sulle quali cerca d’interrogarsi questo libro. Passare da una lingua a un’altra significa porsi di fronte a un rischio. Non si tratta di avere più o meno dimestichezza quanto essere nella lingua, imparare a osservare e a interpretare il mondo alla luce di una nuova esperienza. Questo fatto presuppone comunque una rinascita. Tuttavia, possiamo scrivere, pensare e sognare in altre lingue, ma non potremmo mai fare a meno della maternità che la nostra lingua madre rivendica su di noi, perché la maternità di una lingua non ci insegna solo a parlare, ma ci dona uno sguardo e un modo di essere. Parliamo la nostra lingua madre in tante altre lingue.
Attraverso una serie di brevi capitoli che stanno tra il racconto autobiografico e il saggio, Adrián N. Bravi si confronta, da una parte, con l’ospitalità che offre la nuova lingua (nel suo caso l’italiano che parla e scrive – racconta – sullo sfondo di una lingua nascosta che ancora gli suggerisce parole e toni che appartengono alla sua infanzia), e dall’altra, con alcuni autori che, per diverse ragioni e vicissitudini, hanno cambiato lingua o hanno riflettuto su questa metamorfosi esistenziale.

Link: http://eum.unimc.it/it/catalogo/544-la-gelosia-delle-lingue#idTab2

Autore: Laila Wadia
Editore: Vita ActivaAlgoritmi indiani
Anno: 2017
Pagine: 145
ISBN: 9788899951023

La parola alle donne per descrivere l’india moderna, con tutti i suoi incantesimi e i suoi problemi, per tessere un arazzo lontano dagli stereotipi di miseria e di sottomissione, senza tuttavia nascondere tutta la ferocia di scontri etnici, economici e generazionali.
Lily-Amber Laila Wadia e’ nata in India ma vive a Trieste dove insegna inglese all’università. Algoritmi indiani è L’opera “sorella” di una precedente pubblicazione dal titolo “Se tutte le donne”.

Mehr Infos: http://botega.la/negozio/algoritmi-indiani/